L'Amministrazione provinciale in visita a Rivolta d'Adda

Ivan Losio - venerd́, 06 maggio 2011

Il saluto che ho rivolto oggi al Presidente della provincia di Cremona, Massimiliano Salini ed alla sua Giunta in visita a Rivolta d'Adda.


Egregio Presidente,
signori Assessori e funzionari della Provincia di Cremona,

Comune di Rivolta d'Addasono onorato di porgervi il più cordiale benvenuto della comunità di Rivolta d’Adda.
Come sapete vi parlo a nome del nostro amato Sindaco Lamberto Grillotti che ci
ha lasciato. Desidero rendervi partecipi del nostro ricordo della sua persona e di
quanto ha donato alla sua comunità che ha servito per lunghi anni. Glielo
dobbiamo noi che lo rappresentiamo istituzionalmente, ma glielo devono tutti i
rivoltani.
L’importanza della vostra visita qui, oggi, è rapportata alla responsabilità che è in capo alle istituzioni di toccare con mano le esigenze ed i problemi dei cittadini e delle comunità che li aggregano.
La nostra (per la sua singolare collocazione geografica che la assegna al territorio della provincia di Cremona, ma la vede al confine dei territori di altre tre Province: Milano, Bergamo e Lodi) è particolarmente bisognosa di questa attenzione: una considerazione indirizzata ad evitare che la mera distanza geografica possa tramutarsi in potenziale isolamento. Pensiamo che la nostra sia una comunità importante, non solo per le sue dimensioni, ma anche per la vivacità, il dinamismo e l’iniziativa dei cittadini che la compongono.
Il numero delle imprese operanti su questo territorio è considerevole. E per le nuove opportunità create dall’arrivo della Bre.be.mi, che vedrà il casello di Treviglio a 3 chilometri dal nostro centro abitato, sappiamo che Rivolta non mancherà di mettere a frutto queste occasioni di sviluppo.
Il mondo dell’imprenditoria è molto attivo in diversi settori, da quello manifatturiero, a quello commerciale, a quello dei servizi.
Ma il primato è ancora in mano all’agricoltura ed alla zootecnia. Con le sue 113 cascine, Rivolta d’Adda affondaProvincia di Cremona radici millenarie nel mondo rurale ed ancor oggi si caratterizza con decine di aziende impegnate in allevamenti zootecnici d’avanguardia e, anche grazie ad un efficientissimo sistema irriguo, in insediamenti coltivi di tutto rispetto.
Nel corso della vostra giornata rivoltana potrete rendervi conto di persona delle importanti attività che operano a casa nostra, comprese quelle realtà impegnate nel campo sociale ed assistenziale. Occorre a questo proposito confermare il ruolo strategico dell’Ospedale S. Marta, ormai divenuto un centro riabilitativo d’eccellenza e l’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento che, con la loro Casa Famiglia Beato Francesco Spinelli, costituiscono un pilastro cui si appoggiano i meno fortunati, un luogo nel quale il primato dell’uomo e il rispetto e la cura della persona, diventano un vero e proprio stile di vita.
A fianco di queste importanti realtà operano numerose associazioni: gruppi di cittadini che offrono il loro tempo libero nelle più svariate attività in campo sociale, culturale e sportivo.
Gli abitanti di Rivolta sono giusto 8000, strutturati in 3400 famiglie. Famiglie che producono un reddito medio pro-capite di 13.170 Euro e crescono con un tasso di natalità che si aggira attorno al 7,3 per cento. La maggior parte dei loro componenti si reca ogni giorno a Milano per gli impieghi professionali.
Parlando di questo, devo evidenziare la grande problematica dei collegamenti con la metropoli lombarda. Ciò costituisce un vero e proprio calvario quotidiano. Basta pensare che per percorrere l’esigua distanza di 24 chilometri (identica a quella che ci separa da Crema) è necessario impiegare mediamente un viaggio di 80 minuti.
Molto è stato fatto in questi anni per mettere in evidenza questo problema, ma all’orizzonte le soluzioni tardano a venire. Molti rivoltani hanno colto positivamente l’iniziativa di adottare i servizi della linea ferroviaria Milano-Treviglio come una sorta di “passante ferroviario”, con il vantaggio di essere collegati direttamente alle linee urbane della metropolitana milanese. Ma è diventato un problema anche raggiungere Treviglio. In assenza di un servizio di trasporto pubblico, gli abbondanti parcheggi trevigliesi si sono rivelati ben presto insufficienti. Ecco perché diventa di fondamentale importanza l’attivazione di una navetta di collegamento con la stazione centrale della città. E’ ciò che vi chiediamo pubblicamente quest’oggi, dopo aver già attivato da tempo un pressante dibattito su questo tema, anche per mano di un’attiva e molto efficiente “Commissione trasporti”, confidando che, oggi, l’opportunità di toccare con mano questo problema, possa aiutarvi a trovare una soluzione adeguata. Siamo convinti che con una breve sperimentazione, si possa valutare ben presto la sostenibilità di questa soluzione, derivante anche da una sicura conseguente flessione dell’utenza in viaggio verso Milano. Proprio perché il collegamento ferroviario funziona ed è molto efficiente. Di fondamentale importanza è, a questo proposito anche l’attivazione del sistema a biglietto unico.
La seconda richiesta che evidenziamo in questa occasione è quella che venga posta attenzione alle condizioni della Strada Provinciale Rivoltana. Dopo la Paullese, la Rivoltana è, con i suoi 22mila veicoli giornalieri, la seconda strada più trafficata della Provincia. E la sua strutturazione, che rimane immutata dagli anni 50, è ampiamente insufficiente anche quando verrà considerata la flessione, a nostro avviso modesta, che il carico subirà con l’entrata in funzione della Bre.be.mi.
E’ arrivato il momento che le tre Provincie coinvolte si siedano attorno ad un tavolo e valutino il problema per quello che è. Siamo coscienti della situazione attuale delle opere pubbliche, che vedono, specie nel nostro territorio, importanti criticità come quella del completamento della riqualificazione della Paullese. Ma anche questa parte di territorio ha bisogno di iniziare ad essere considerata. Un tavolo interprovinciale, finalizzato al raggiungimento di un Protocollo d’Intesa, così come d’accordo con alcuni miei colleghi consiglieri provinciali delle Province di Milano e Bergamo ho già richiesto anche all’Assessore Giovanni Leoni, potrebbe costituire l’importante inizio di un percorso, una svolta storica per questo territorio che, su questo fronte, ha subito decenni di immobilismo.
Ci sarebbero decine di altri argomenti da sottoporvi oggi, ma preferisco fermarmi a questi due importanti temi. Sono certo che da lei, signor Presidente, e dalla sua Amministrazione, potremo presto vedere un segno di impegno e di supporto per problemi così importanti che attanagliano la serenità del nostro vivere quotidiano.
Ringraziandovi per l’attenzione, vi auguro di trascorrere delle ore liete qui a Rivolta.