Il nuovo mondo dell'organo virtuale

Ivan Losio - venerd́, 03 febbraio 2012

Per i cultori della musica sacra, ma anche per i semplici appassionati, negli ultimi anni si è aperto un nuovo mondo: quello dell’organo virtuale. Ci sono molte informazioni in rete a riguardo, basta andare su Google e cercare “Virtual pipe organ”, o semplicemente l’acronimo VPO.

 

La consolle di un organo a canneDi cosa si tratta? 

In poche parole, è la possibilità di portarsi “in casa” un intero organo a canne, anzi, più di uno, compresi quelli più prestigiosi e più complessi.

Qualcuno dirà: non è una cosa nuova, gli organi elettronici esistono già da una vita. Ma occorre sapere che l’organo virtuale non è un “elettrofono”. A differenza da quest’ultimo, che si occupa di gestire e costruire i suoni da una singola campionatura, il VPO è la fedele riproduzione dei singoli suoni dell’intero organo.

Una canna = un file. Mille canne = mille files. Diecimila canne = diecimila files.

Di ogni canna si potrà udire il timbro, il colore, la nitidezza, la profondità, l'intonazione, eventuali difetti e persino il reverbero. Tutto viene immagazzinato nel computer e viene riprodotto al comando dato da una tastiera. In poche parole, grazie ad un computer ed ad una tastiera, si potrà far risuonare le campionature di un intero organo a canne. E l’effetto è così reale da risultare emozionante.

C'è anche il discorso economico che non è di poco conto: comprarsi un "elettrofono", al giorno d'oggi costa quasi come comperarsi un piccolo organo a canne. I costi di un VPO, invece, possono essere molto risicati o addirittura azzerati se si utilizzano apparati (computer o tastiere) già in uso.

 

Come funziona? 

Grazie al protocollo MIDI che, lo ricordiamo, è in grado di gestire la comunicazione tra i diversi apparati esistenti nel mondo della musica elettronica, si prende in carico di gestire l’intera dinamica del “tocco” dell’organista. Così, nel momento in cui il tasto viene premuto, il computer si occuperà di far partire il suono dei files riguardante le canne interessate (a seconda dei registri inseriti); nel momento in cui il tasto viene rilasciato, il computer stopperà la riproduzione dei files prima richiamati ed immediatamente dopo farà partire quelli dei rispettivi reverberi.

Il tutto è talmente curato da occuparsi anche della riproduzione dei rumori del mantice, delle leve dei registri, dei tasti e, in alcuni casi, persino del “cigolio” della griglia dell’organo espressivo.

L’effetto è così reale da dare la sensazione di trovarsi nell’ambiente in cui l’organo si trova e di udirne il suo suono così come verrebbe riprodotto in una sala, una piccola chiesa o una grande cattedrale.

L’occorrente per una consolle minimale è un computer con almeno 2 GB di memoria RAM (per suonare organi grandi possono essere necessari fino a 32GB) ed una tastiera MIDI.

Per avere a disposizione una consolle un po’ più realistica sarà necessario disporre di un computer con almeno 4 GB di ram, di almeno due tastiere MIDI, di una pedaliera MIDI, di uno schermo touch-screen o di una “bottoniera” MIDI per l’inserimento dei registri.

 

Il programma

Il software professionale per l’organo virtuale si chiama Haupwerk ed è prodotto dalla Milan Digital Audio. E’ a pagamento, ma è disponibile una versione demo con qualche limitazione sulle funzioni disponibili. Il programma dispone già dell’intera campionatura di un grazioso organo sito inglese a due manuali e può essere integrato con svariate campionature disponibili in rete gratuitamente o a pagamento.

Ci sono altri programmi open-source che, in qualche modo, fanno gran parte di quello che fa Haupwerk. Questi sono Grandorgue e MyOrgan. Per iniziare sono sicuramente delle buone soluzioni.

 

La consolle

Grazie alle numerose indicazioni trovate in rete (soprattutto quelle di Lars Palo), sto costruendo la mia consolle a due tastiere. La parte più difficile è quella della pedaliera, ma mi ci sto dedicando a più non posso.

A breve vi informerò sui progressi della mia impresa. E non mancherò di darvi qualche consiglio sull’utilizzo delle tastiere MIDI e dei programmi sopra citati. A presto!

 

 

Un grande organo a canne spagnolo