Il valore inestimabile della liberta'

Ivan Losio - mercoledì, 25 aprile 2007

Il discorso che ho pronunciato nel corso della Cerimonia di commemorazione del 25 Aprile a Rivolta d'Adda
 
Cittadini,
 
la celebrazione del 25 aprile è un’opportunità per stringerci tutti attorno al valore inestimabile della libertà, valore ancor’oggi perseguito in molte, troppe, parti del mondo. Ci sono popoli che non la conoscono e popoli che per la libertà lottano quotidianamente, pagando un prezzo altissimo, e continuano con il loro impegno a ricercarla.
In Italia la libertà è un diritto forte, pieno e condiviso, come forte e matura è la democrazia che ha consentito di farne, in sessant’anni, un Paese ricco, unito e autorevole. Oggi gli italiani nutrono l’orgoglio della loro appartenenza, della loro identità, della loro cultura. Oggi vivono la loro libertà. É proprio attorno a questo valore che un popolo ed un Paese ritrovano forti e convinte le ragioni della propria unità e della pacifica convivenza. La libertà è una pianta che va coltivata con cura, amore ed attenzione, nutrita con l’equità sociale, la tolleranza, la solidarietà e la concordia. 
A distanza di sessantadue anni da quando in Italia è tornata la democrazia e si sono poste le basi per un futuro di benessere, di pace e di libertà, vogliamo ribadire con forza che occorre continuare a non dimenticare i sacrifici che i nostri padri hanno fatto per consegnarci un paese pacificato.
Le generazioni che in questi anni si sono succedute, hanno ereditato il benessere e i benefici dello sviluppo economico e sociale del dopoguerra. Il valore spirituale e morale di queste conquiste non va mai dimenticato. Tutti abbiamo la responsabilità, nella ricorrenza della liberazione, di testimoniare che è attraverso il dialogo e la tolleranza che si possono prevenire e superare i conflitti. La nostra società ha bisogno di recuperare con coscienza comune quel patrimonio di valori a cui si ispirarono i liberatori del nostro paese: lo spirito di sacrificio, la voglia di democrazia e libertà nel rispetto della diversità, il desiderio di pace, giustizia e solidarietà.
L’anniversario che oggi celebriamo ricorda soldati caduti nel corso della seconda guerra mondiale. Italiani che credevano nel valore della libertà, della democrazia e dell’amor patrio e per essi hanno perso la vita. Oltre ai 60.000 tra militari e partigiani italiani, la nostra riconoscenza deve andare a quegli uomini di altre nazioni periti qui in Italia, contribuendo alla liberazione e alla nascita della nostra repubblica. Il nostro pensiero va agli oltre, tra caduti e dispersi, 21.000 Americani, 14.500 tra Inglesi, Pakistani, Australiani, Sudafricani, 7.000 Francesi, Marocchini, Algerini, Senegalesi, 2200 Polacchi, 300 Brasiliani.
Celebrare oggi la stessa libertà per la quale tutte queste persone si sono sacrificate, è il modo migliore per rendere ai caduti di tutte le guerre, in ogni paese del mondo, gli onori che meritano.