Bilancio di previsione 2008: consolidati i servizi

Ivan Losio - mercoledì, 09 aprile 2008

Con il Bilancio di previsione 2008 non è stato previsto alcun taglio ai servizi esistenti. Una scelta chiara e decisa.

Di fronte ad una situazione finanziaria che riporta un notevole saldo negativo non più sanabile posticipando decisioni o ricorrendo a soluzioni più “di forma” che “di sostanza”, un’amministrazione si trova a dover scegliere se pareggiare i conti aumentando le entrate o azzerando gli sbilanci diminuendo le uscite.
La scelta da fare sembra banale e povera di contenuto: dopotutto si tratta di decidere se aumentare le tasse o tagliare le spese.
In realtà si tratta di fare una riflessione molto approfondita sull’idea che si ha della gestione di una comunità.
Per un Comune, parlare di “spesa corrente”, significa considerare spese obbligatorie (personale, utenze, canoni, ecc.) e spese per le quali si può scegliere di effettuare tagli. Queste ultime riguardano azioni quali i servizi sociali, quelli scolastici e culturali: tutte attività destinate ai cittadini, in gran parte i più deboli, per i quali il Comune sceglie di offrire il suo supporto. L’amministratore, quindi, si trova a dover scegliere se diminuire la spesa riferita a queste voci di costo o se chiedere a tutti i cittadini un piccolo sforzo che consenta di mantenere in essere le attenzioni che il Comune ha fin qui garantito.
La nostra scelta è stata chiara e decisa: tutto questo va mantenuto e consolidato!
E questo a fronte dell’introduzione di una tassa, l’aliquota IRPEF, che ormai ogni Comune come il nostro prevede nelle sue voci di bilancio e che consente di garantire, anche per il futuro, il mantenimento di un grado di servizi che riteniamo essere attività essenziale ed irrinunciabile nella gestione di una comunità.
Di questa nostra scelta è già stato scritto che l’Amministrazione comunale pretenderebbe di avere, come si suol dire “la botte piena e la moglie ubriaca” e che “ci mettono le mani in tasca senza darci nulla in cambio”.
Io mi sento di dire, dissentendo da queste affermazioni prive di ogni senso e contenuto, che con il bilancio di quest’anno Rivolta si mette al riparo dal rischio che una settantina di anziani soli si vedano interrompere il servizio di assistenza domiciliare; che molte famiglie disagiate si vedano negato un aiuto economico da parte del Comune; che le famiglie di almeno 200 bambini debbano fare i conti con un sostanziale aumento, se non il raddoppio, della retta di frequenza alla Scuola Materna; che i destinatari di tante azioni sulle quali il Comune è impegnato, si vedano interrotte le prestazioni sulle quali hanno finora fatto affidamento.
A differenza di quanto la minoranza va affermando, abbiamo le idee molto chiare su come vogliamo condurre ed amministrare la comunità rivoltana. Il nostro programma elettorale prevede tutta una serie di azioni che, una alla volta, stiamo mettendo in pratica mediante le nostre scelte amministrative. Una di queste, la più importante, è quella di assicurare e garantire l’assistenza della comunità ai cittadini più deboli, meno fortunati e bisognosi.
Questa è la nostra scelta!