Adda: nessuno è Harry Potter, nemmeno Carera

Ivan Losio - mercoledì, 03 aprile 2013

La grande alluvione del 2001

Il grande problema della protezione idraulica dell’abitato di Rivolta d’Adda dalle continue minacce del fiume Adda è vergognosamente strumentalizzato da politici in cerca di consenso. E’ noto che dopo la disastrosa alluvione del 26 novembre 2002 i rivoltani sono ancora in attesa degli interventi di messa in sicurezza delle sponde del fiume, più volte ipotizzati, illustrati, promessi, ma mai iniziati.
Gli enti coinvolti sono diversi ed è risaputo che il ruolo del Comune, su questa partita, è ridotto all’opera di pressione e persuasione presso gli organi preposti al finanziamento ed alla progettazione delle opere. Inutile rendere conto delle lungaggini burocratiche e delle tempistiche che si dilatano per gli eventi più disparati: amministrazioni che cambiano, crisi economica, nuove calamità, ecc. L’ultimo obiettivo che dovrebbe avere un amministratore, soprattutto su queste questioni, è quello di prendersi i meriti di un qualcosa che inizia a concretizzarsi. Ma c’è chi riesce a farlo.
Dopo anni di incontri, telefonate, sopralluoghi, promesse, sono arrivati finalmente i finanziamenti ed è in corso la progettazione. Ed alcuni vedono l'occasione ghiotta per accaparrarsi i meriti del traguardo che si sta avvicinando. Un comportamento a dir poco spregevole, se non altro per il rispetto dovuto a tutti coloro che, per la sicurezza dei rivoltani, ci hanno messo impegno, tenacia e competenza. Non sto parlando solo dei politici, ma anche di molti tecnici e di tanti semplici cittadini che si sono prodigati nei modi più svariati per portare avanti la causa.
L’Assessore Carera, ogni volta che parla o scrive, non perde occasione di dire che i pochi interventi fatti nelle lanche del fiume sono stati opera sua. Ed anche che, grazie al fatto che lui è tornato insieme a Rivoltiamo ad amministrare il Comune, i lavori riprenderanno ed il territorio rivoltano potrà essere finalmente messo in sicurezza.
Per dirla alla Harry Potter dovremmo immaginare questo brillante Amministratore tenere strettamente tra le mani una bacchetta nera e, al pronunciare delle fatidiche parole Wingardium Leviosa, ecco comparire soldi, progetti e cantieri aperti. Da quel che sappiamo noi, però, l’Assessore non ha studiato ad Hogwarts. E bisogna dire che la realtà è ben diversa.
Sulla questione Adda sono stati ottenuti due grandi finanziamenti: uno da 400 mila Euro concesso da Regione Lombardia nel 2006 ed un altro di 900 mila Euro (ora divenuti 1 milione e 100) derivanti da un Protocollo di intesa siglato nel 2009 da Ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia. Ed è grazie alla conferma operativa di questi finanziamenti, arrivata pochi mesi fa, che ora AIPO (Agenzia Interregionale per il Po) può procedere con la progettazione delle opere: rinforzamento di alcune sponde in località Colomba, Brasile, Ponte Vecchio e realizzazione di un nuovo argine a nord del paese. 
E’ davvero curioso leggere che, per questi finanziamenti e progetti, i rivoltani debbano ringraziare Carera, Rivoltiamo e la loro perspicacia.
Ricordo i numerosi incontri avuti dal compianto Sindaco Grillotti e anche dal sottoscritto con i presidenti dell’AIPO che si sono susseguiti, con il direttore regionale Mille, con il direttore provinciale La Veglia, con il presidente della Regione Formigoni ed uno anche con l’allora Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo. Per non parlare delle decine di lettere inviate, della documentazione fotografica e rilievi eseguiti dai volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile e dai tecnici comunali, e dei numerosi viaggi dei rappresentanti del Comitato Alluvionati. Nessuno ha fatto tutto questo per prendersi dei meriti, ma solo ed esclusivamente per portare avanti una causa, tenere accesa una speranza. Quella che tutti questi lavori vengano fatti al più presto e che, grazie a questi, i rivoltani possano dormire sonni tranquilli anche quando le piene del Brembo e dell’Adda tornano stagionalmente a far paura.